“Quando si parla di violenza sulle donne si è portati a pensare ad azioni efferate e violente che avvengono spesso in famiglia o nella società e che hanno, talvolta, il loro epilogo drammatico nei “femminicidi”; ma una violenza più subdola si sviluppa spesso anche nel contesto lavorativo sotto forma di comportamenti discriminatori o vessatori connessi all’attività lavorativa, in questi casi non si tratta di normali vertenze, in questi casi è qualcosa di più. Spesso nelle parole delle lavoratrici che si rivolgono a noi per problemi correnti dobbiamo riconoscere l’esistenza di ‘altri’ problemi, difficili da individuare e talvolta da confessare.“
Qui potete trovare una sintesi a cura di Arcangela Di Tolla e Daniela Guolo
Il 18 ottobre 2016 a Roma è stata presentata al Censis, nell’ambito delle iniziative legate al Giubileo della Misericordia, la mostra fotografica dal titolo «Non passarci sopra», che è stata aperta al pubblico all’interno della galleria vetrata della Stazione Tiburtina dal 20 ottobre al 4 novembre.
Non è stasta solo una mostra d’immagini, ma un vero e proprio percorso di racconti, gli “espositori” (associazioni, fondazioni, aziende…), raccontano, con un’immagine e alcune didascalie, il loro modo di interpretare la misericordia, di portare cioè nel cuore le miserie altrui, di ricucire con chi è distante e di produrre valore sociale attraverso comportamenti di solidali e disinteressati. La particolarità della mostra èstata qualle di sviluppa rsi “a terra” cioè sul pavimento della galleria centrale della Stazione Tiburtina a Roma. Concretamente i contenuti della mostra: foto, didascalie e concetti chiave, s no stati incollati sul pavimento a formare 4 sentieri della solidarietà, quattro vie della misericordia, attraverso cui il visitatore è potuto entrare in contatto con alcune situazioni di bisogno e di valore sociale prodotto attraverso la gratuità.
I 4 percorsi tematici sono stati:
Il futuro di tutti è un futuro per tutti: per chi affronta tematiche legate ai bambini, i giovani e il futuro in generale..
Soffre di meno chi non soffre da solo: per chi si occupa di malati, anziani…
Per non far affondare l’umanità: immigrati, profughi, terzo mondo…
Ne uccide più la solitudine che.. per le storie di solitudine e in generale di interventi nelle periferie urbane.
È stata quindi una mostra dedicata ai visitatori, ma anche -e forse soprattutto- ai “non visitatori”. Ai primi è stata offerta la possibilità di seguire dei percorsi di solidarietà; ai secondi, a quelli che inevitabilmente hanno camminato sopra le fotografie e i racconti, distrattamente, trascinando il loro trolley, cioè coloro che rappresentano l’umanità disattenta, gli è stato fatto notare: “Ti sei accorto che ci sei passato sopra? Oggi andavi di fretta, ma per quanto tempo ancora potrai passarci sopra?”.
L’iniziativa è stata laica, civile ed interreligiosa, le adesioni sono state tante ed eterogenee: ebrei, musulmani e laici, Emergency accanto alle Misericordie di Vincenzo de Paoli… grandi aziende e Pmi, piccole fondazioni locali e la Bill and Melinda Gates Foundation, una contaminazione di motivazioni e intensità per raccontare 100 modi diversi di vivere la gratuità.
La foto di Atdal alla Stazione Tiburtina
Anche Atdal over 40 ha partecipato con una propria fotografia prendendo spunto dal progetto Prezzemolo & Dintorni. Qui trovate il link di un breve filmato riguardante la visita di un gruppo di nostri soci avvenuta il 27 ottobre 2016.
Sotto trovateanche un breve servizio del Tg3 del Lazio che riassume molto bene lo scopo della mostra.
Il tavolo all’ingresso della sede del Censis con la riproduzione della mostra
Presone in attesa dell’inizio della conferenza di chiusura, tra cui Andrea Riccardi di Sant’Egidio
Infine il 4 novembre, presso la sede del Censis, Piazza di Novella 2, alle ore 9.30 si è tenuto l’ incontro a conclusione della Mostra come momento di riflessione sul valore della gratuità oggi per la comunità di Roma e sulla nuova stagione che si apre per il sociale. Sono intervenuti la assessora alla Persona, Scuola e Comunità solidale del comune di Roma, Laura Baldassarre, Andrea Riccardi di Sant’Egidio, Giuseppe e Giulio De Rita (l’organizzatore) e numerosi altri esponenti delle associazioni partecipanti che in alcuni casi sono stati chiamati a commentare la loro foto. Quello che è emerso di molto interessante è che a Roma il disagio sociale è sempre stato affrontato in situazioni di emergenza e non è mai seguita una seria programmazione sociale anche a prevenzione delle tante situazioni a rischio (povertà, disagio abitativo, abbandono scolastico, tutela di bambini svantaggiati, problemi gravi di salute, anziani soli, disoccupazione, ecc.) presenti nella città. Da questa bella iniziativa si spera quindi che nasca una maggiore collaborazione tra il terzo settore romano ed il Comune di Roma
Durissima presa di posizione di Armando Rinaldi contro le attuali politiche economiche riguardanti il mercato del lavoro in occasione del convegno sui diritti delle libere professioni tenutoasi a Milano lo scorso 4/11/2016. Convegno organizzato da Onorio Rosati (Consigliere Regionale Lombardo del PD) che ha invitato tra gli altri Pietro Ichino e Giuliano Cazzola. All’iniziativa era presente Max Rigano, giornalista e amico di Armando che da anni si occupa anche dei nostri problemi. Reduce dal convegno il giornalista è andata a trovarlo dopo aver intervistato sia Ichino che Cazzola che gli hanno in poche parole elogiato il dumping sociale come scelta ineluttabile per stare al passo con i tempi.
L’intervista può essere letta integralmente qui ed è stata suddivisa in pillole che potete vedere in sequenza scendendo lungo la pagina. Per chi fosse interessato sul lato destro della pagina trovate anche le interviste a Ichino e Cazzola sotto un titolo che cita il dumping sociale.
In merio al tragico terremoto avvenuto mercoledì scorso la nostra socia Alessia Spinazzola che è originaria del comune di Torricella in Sabina ci ha fatto avere l’elenco dei beni di prima necessità da inviare nelle zone terremotate, che possono essere portati nei punti di raccolta delle varie sedi comunali/municipali o delle associazioni che si sono attivate.
Il fratello di Alessia è nella Protezione civile e sua sorella lavora presso il Comune, per cui sarà costantemente aggiornata e se dovessero esserci richieste più specifiche sia di materiali che di volontari rispetto a quelle che si possono vedere nella foto accanto, sarà sua premura informarci immediatamente.
L’emergenza per i suoi conterranei non finirà tanto presto perché lì la notte fa già molto freddo e non sarà facile stare nelle tendopoli, rinnoviamo pertanto a tutti l’invito a donare e a far donare qualche euro al numero solidale 45500.
Atdal over 40 di Roma sta partecipando anche alle riunioni del Forum del Terzo Settore del Lazio per capire in che modo possiamo dare un aiuto concreto ed anche su questo vi terremo aggiornati.
Piattaforme online che ti mettono in contatto con altri privati per viaggiare, fare acquisti e divertirti. Sarà il tema del Festival di Altroconsumo il 24 e 25 settembre a Milano. Intanto abbiamo svolto un’idagine tra utenti e piattaforme per capire il fenomeno. Ecco quanto è emerso e qualche suggerimento per chi cerca e chi offre.
Una rivoluzione, definita come Sharing economy, che per il momento si stima rappresenti meno dell’1% dell’economia mondiale, si basa su un concetto semplice: quello che mi serve non devo chiederlo necessariamente a un’azienda, ma posso rivolgermi a un cittadino come me, un non professionista. Ma c’è da fidarsi? E soprattutto quanto si è tutelati se qualcosa va storto? Per rispondere abbiamo svolto un’analisia tutto tondo sugli utenti e le piattaforme della sharing economy. Degli oltre 2.300 intervistati italiani il 62% ha partecipato almeno una volta a esperienze di consumo collaborativo. Tra chi ha provato esperienze di mobilità e alloggi si dichiara molto soddisfatto l’80%del campione; percentuali ridotte tra chi non lo è: rispettivamente il 4% e il 3%. La non partecipazione è ricondotta a mancanza di necessità (61%) e alla barriera degli aspetti informativi (43%). Solo un quarto di chi non ha mai partecipato ha citato come motivo la sfiducia nelle persone.
I pareri sulla sharing economy
La sharing economy sarà il filo conduttore del Festival di Altroconsumo2016 che si terrà il 24 e il 25 settembre quest’anno per la prima volta a Milano. Un tema caldo che, come sempre in questi casi, ha diviso e divide l’opinione pubblica tra chi guarda al consumo collaborativocome alla realizzazione di un sogno e chi invece lamenta la perdita di guadagni e posti di lavoro. La verità sta probabilmente nel mezzo. Sì, la sharing economy ha portato sul mercato nuove opportunità diguadagno da un lato e di risparmio dall’altro, ma è anche vero chel’intermediario non è sparito affatto e che molto spesso quella che chiamiamo condivisione prevede in realtà un pagamento. Si tratta di una realtà che funziona, che non si può ignorare e che può portare notevoli benefici ai consumatori: bisogna però fare in modo che le leggi stiano al passo con l’innovazione tecnologica e anche culturale che è già nella società.
I suggerimenti per chi cerca
A cosa prestare attenzione quando si cerca un appartamento da affittare o qualunque altro tipo di bene o servizio offerto su una delle tante piattaforme di sharing economy online? Ecco alcuni consigli:
Spesso i siti che mettono insieme domanda e offerta sono stranieri, di solito americani. Pur essendo una clausola vessatoria quella che prevede che il tribunale deputato a decidere in caso di controversie sia quello del Paese dell’azienda e non del consumatore, nella realtà, accettando le condizioni poste al momento dell’iscrizione, si acconsente proprio a questo. Leggi sempre attentamente i termini e le condizioni di servizio per non avere sorprese.
Le recensioni degli altri utenti sono l’unico modo per avere informazioni su un utente che offre un servizio: è stato corretto? Ha fornito quello che prometteva? Leggi e cerca di scegliere prodotti e servizi che hanno il maggior numero di recensioni positive.
Se qualcosa nel servizio non è di vostro gradimento fallo notare subito: il rischio di avere una brutta recensione di solito è sufficiente a far prodigare l’offerente per migliorare le cose.
I pagamenti spesso avvengono per via elettronica sul sito. La lorotracciabilità è una sicurezza ulteriore. In siti come Airbnb, per esempio, il pagamento viene trattenuto dalla piattaforma fino al momento in cui il soggiorno è andato a buon fine: una tutela in più per gli utenti.
Le dritte giuste per chi offre
Anche chi offre deve tutelarsi e usare dei piccoli trucchi per avere maggiore successo sulle piattaforme. Ecco alcuni suggerimenti:
Il modo in cui si presenta il servizio può determinare il suo successo. Nel caso tu metta a disposizione un alloggio, per esempio, avere belle foto può fare la differenza. Ma anche dare spiegazioni il più possibile dettagliate è un sinonimo di serietà.
Opta sempre per pagamenti elettronici eseguiti tramite la piattaforma. Il pagamento in contanti potrebbe riservare qualche brutta sorpresa.
Non c’è chiarezza sul tipo di tassazione alla quale servizi come questi sono sottoposti. Sopra i 5.000 euro l’anno si è tenuti a versare anche i contributi Inps, quindi la cosa si complica. Se pensi di cominciare a offrire un servizio su una di queste piattaforme,informati prima da un commercialista.
Il consumo collaborativo prevede recensioni sia per chi offre sia per chi cerca. Leggi prima di dare un passaggio o affittare casa tua a un utente sconosciuto. Cerca sempre di anticipare domande e dubbi con la controparte prima di concludere la transazione per evitare sorprese sgradevoli.
Da Altroconsumo – http://www.altroconsumo.it/hi-tech/telefono-internet-e-tv-digitale/consigli/sharing-economy-consigli
ELETTO IL DIRETTIVO PER IL TRIENNIO 2016/2018 : ECCO I NOMI !
Per statuto l’associazione è amministrata dal comitato direttivo, i cui membri sono eletti dalle assemblee ordinarie dei soci per un triennio, e consta di 12 consiglieri di cui 6 eletti dall’assemblea per il centro nord e 6 eletti dall’assemblea per il centro sud. Nella prima riunione utile dopo quella dell’assemblea che li ha eletti, i consiglieri provvedono ad attribuire al loro interno le cariche sociali di presidente, vice presidente e tesoriere. Dopo le assemblee di Roma (11 maggio) e di Milano (27 maggio), e dopo le riunioni di direttivo a Milano (sempre il 27 maggio) e a Roma (oggi 7 giugno), il comitato direttivo in carica per il triennio 2016 – 2018 è composto come segue:
Membri eletti per il Centro Sud:
Walter Deitinger – Presidente
Livia De Stefano
Nicola Fasciano
Dario Paoletti
Daniela Savoia
Alessia Spinazzola – Tesoriera
Membri eletti per il Centro Nord:
Giovanni Laratta
Samantha Manella – Vice Presidente
Claudio Pozza
Antonio Succi
Calogero Suriano
L’anno prossimo l’assemblea dei soci del centro nord avrà facoltà di completare il direttivo eleggendone il sesto componente, per il quale il 27 maggio non è stata individuata idonea candidatura. Potranno altresì eleggere un membro del collegio dei probiviri, che si è ridotto a due membri a seguito del “passaggio” di Daniela Savoia a membro del direttivo.
A nome dell’Associazione, ai consiglieri che sono stati confermati ed a quelli di nuova nomina, così come ai consiglieri uscenti che non si sono ricandidati (Armando Rinaldi e Paola Lunghi a Milano, Corrado Cutrufo, Raffaella D’Alessandro e Marco Noferini a Roma) diciamo “GRAZIE!” ed il nostro più affettuoso e cordiale “IN BOCCA AL LUPO!” per il futuro.
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