Il Digital Divide, gli anziani e le donne

Il contributo di Older Women’s Network, Europe (OWN Europe)

In occasione della Giornata Internazionale delle Donne, la Presidentessa della Older Women’s Network, Europe (OWN Europe), Anne-Sophie Parent ha fatto il punto della situazione sulla condizione del “digital divide” per il target dei soggetti più maturi e tra questi per le donne, riscontrando una maggiore difficoltà per queste ultime ad approcciare le attività Internet rispetto ai coetanei maschi. L’articolo completo può essere visualizzato a questo link:

https://www.age-platform.eu/special-briefing/complex-gender-face-digital-exclusion-old-age

OWN Europe ci dice che se è vero che in Europa la digitalizzazione e l’uso di Internet sono diffusi nel 90% della popolazione, è altrettanto vero che la diffusione di questa abilità e del conseguente utilizzo per i più svariati motivi è ben diversa tra i Paesi e tra vari sostrati della popolazione. Il distanziamento sociale del Covid 19 ha rafforzato i servizi accessibili da web e fatto proliferare nuovi servizi, da quelli commerciali a quelli finanziari, dall’accesso alle cure mediche ai titoli di viaggio ecc., ed inoltre in alcuni Paesi (come in Italia) ci sono dei servizi pubblici on line che possono essere erogati solo a seguito del cosiddetto SPID, un’identificazione virtuale obbligatoria.digital-divide-gap-170427132241

Ma non tutte le fasce di popolazione riescono ad usufruire della semplificazione e diffusione dei servizi online, al punto che nel 2020 il 46% degli adulti non usufruivano abitualmente dei servizi digitali, con un incremento di 6 punti percentuali rispetto all’anno precedente.

Recenti indagini Eurostat inoltre confermano più del 32% delle donne tra i 25 e i 54 anni e il 61% delle donne trai i 55 e i 74 anni non usano Internet, e se fossero state incluse nel campione persone oltre i 75 anni questa percentuale per le donne sarebbe molto peggiore. Di fatto, continua  Anne-Sophie Parent di Older Women’s Network, questa esclusione dalla digitalizzazione ha impatto soprattutto in relazione all’utilizzo di servizi digitali di tipo finanziario, dimostrando che, anche se oggi le giovani donne europee stanno muovendosi molto bene degli uomini per l’uso di Internet per i servizi di base, le donne mature sono ancora ad alto rischio di esclusione digitale rispetto ai coetanei maschi. La discriminazione subita nell’arco della loro vita, dagli stipendi più bassi alle carriere più brevi per poter curare la famiglia, dall’impiego in settori di lavoro in cui non era richiesta la capacità digitale alla discriminazione di genere nell’accesso alla formazione digitale rappresenta un onere che ha influito ed influisce sul rischio di esclusione digitale delle donne.

Bruna Cacciapuoti

 

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